Ogni custode di gatto ha probabilmente assistito almeno una volta a questa scena: il proprio micio che fa strani rumori, si contorce e poi espelle una massa cilindrica di peli compattati. Ecco il famoso “bolo di pelo” o, come viene chiamato in termini scientifici, tricobezoari.
Ma cosa sono esattamente questi accumuli pelosi e quando dovremmo preoccuparci? Scopriamolo insieme.
Che cos’è un tricobezoari?
I tricobezoari sono accumulo di peli che si formano nello stomaco o nell’intestino del gatto a seguito dell’ingestione eccessiva di pelo durante le operazioni di toelettatura. I nostri amici felini, notoriamente molto attenti alla propria igiene, dedicano infatti gran parte della giornata a leccarsi il mantello per mantenerlo pulito e ordinato.
Il termine deriva dal greco “trix” (pelo) e “bezoar” (concrezione), e indica appunto una massa compatta di peli accumulata nel tratto gastrointestinale. Questa condizione non è soltanto una conseguenza dell’attività di grooming, ma è influenzata anche da diversi fattori fisiopatologici che ne favoriscono la formazione e la persistenza.
La particolarità della lingua del gatto gioca un ruolo importante in questo processo: è infatti ricoperta da piccole spine rivolte all’indietro, chiamate papille, che funzionano come un vero e proprio pettine naturale. Queste strutture sono perfette per rimuovere sporco e peli morti, ma hanno un rovescio della medaglia: rendono impossibile al gatto espellere ciò che rimane in bocca, costringendolo inevitabilmente a ingoiarlo.
Perché si formano i boli di pelo?
In condizioni normali, i peli ingeriti attraversano tranquillamente il sistema digestivo e vengono eliminati naturalmente con le feci. Tuttavia, quando l’ingestione diventa eccessiva o la motilità intestinale è compromessa, i peli tendono ad accumularsi e compattarsi, formando il temuto bolo.
Le situazioni che favoriscono la formazione dei tricobezoari includono:
- Periodi di muta intensa
- Gatti a pelo lungo che naturalmente ingeriscono più peli
- Leccamento compulsivo dovuto a stress o noia – Il comportamento di grooming nei gatti domestici occupa mediamente il 30-50% del tempo di veglia. Alterazioni comportamentali come il grooming eccessivo (over-grooming) possono significativamente incrementare l’ingestione di peli, predisponendo alla formazione di tricobezoari.
- Ridotta motilità intestinale – La diminuzione della motilità gastrointestinale, sia primaria che secondaria, può compromettere il transito normale dei peli ingeriti, favorendo l’accumulo e la compattazione degli stessi nel tratto gastroenterico.
I segnali da non sottovalutare
Riconoscere i sintomi dei boli di pelo è fondamentale per intervenire tempestivamente. I segnali più comuni includono:
Sintomi lievi:
- Vomito occasionale di masse cilindriche di peli compattati
- Conati di vomito o colpi di tosse senza espulsione
- Diminuzione dell’appetito
- Stitichezza o presenza di peli visibili nelle feci
Sintomi gravi che richiedono intervento veterinario immediato:
- Vomito continuo senza espulsione di boli
- Completa perdita di appetito
- Letargia e abbattimento generale
- Segni evidenti di dolore addominale
Quest’ultima categoria di sintomi può indicare un’ostruzione intestinale, una condizione potenzialmente pericolosa che talvolta richiede intervento chirurgico.

Strategie preventive evidence-based
Gestione comportamentale
Dal punto di vista comportamentale, è essenziale identificare e correggere eventuali fattori scatenanti il grooming eccessivo, quali stress ambientale, noia, ansia, conflitti sociali in contesti multi-gatto, o disturbi dermatologici sottostanti.
Spazzolatura regolare
La spazzolatura quotidiana, soprattutto per i gatti a pelo lungo o durante i periodi di muta, rappresenta il metodo più efficace per rimuovere i peli morti prima che il gatto li ingerisca durante la toelettatura.
Management nutrizionale specifico
Integrazione con fibre solubili e insolubili
L’integrazione dietetica con fibre rappresenta un pilastro fondamentale nella prevenzione:
Fibre solubili:
- Psyllium (Plantago ovata): favorisce la formazione di un gel che facilita il transito intestinale
- Purea di zucca: 1-2 cucchiaini al giorno, ricca in fibre solubili e ben palatabile
- Purea di carote cotte: fonte di pectine e beta-carotene, 1 cucchiaino al giorno
Fibre insolubili:
- Purea di zucchine cotte: ottima fonte di cellulosa, favorisce la peristalsi intestinale
- Diete commerciali umida: favorisce l’idratazione e supporta la funzionalità intestinale
Protocollo di somministrazione delle fibre vegetali
Le verdure devono essere sempre cotte al vapore e ridotte in purea omogenea per ottimizzare la digeribilità. La somministrazione deve essere graduale, iniziando con piccole quantità per valutare la tolleranza individuale ed evitare disturbi gastroenterici.
Supplementazione specifica
- Acidi grassi Omega-3: EPA/DHA per ottimizzare la qualità del mantello e ridurre la desquamazione
- Paste lubrificanti a base di malto: 2-3 volte settimanali durante i periodi di muta
- Probiotici specifici felini: per supportare la salute intestinale e la motilità
Attività Fisica
Incoraggiare il movimento e il gioco non solo mantiene il gatto in forma, ma stimola anche la motilità intestinale, favorendo l’eliminazione naturale dei peli.
Erba per Gatti
Offrire regolarmente erba per gatti fresca (graminacee) è una strategia naturale molto efficace. Molti gatti la utilizzano istintivamente per stimolare la peristalsi intestinale e facilitare l’eliminazione dei peli ingeriti.

Environmental Enrichment
L’arricchimento ambientale attraverso stimoli appropriati (giochi interattivi, puzzle feeder) riduce i comportamenti di grooming compulsivo e favorisce l’attività fisica, stimolando indirettamente la motilità intestinale.
Quando rivolgersi al veterinario
È importante non sottovalutare mai i segnali di allarme. Se il vostro gatto presenta vomito frequente senza riuscire ad espellere il bolo, mostra inappetenza persistente, appare abbattuto o manifesta segni di dolore addominale, è fondamentale contattare immediatamente il veterinario.
L’ostruzione intestinale causata da un tricobezoario di grandi dimensioni è una vera emergenza medica che richiede intervento specialistico tempestivo.
– In conclusione –
I boli di pelo sono un fenomeno naturale nella vita dei gatti, ma con le giuste strategie preventive è possibile ridurne significativamente la frequenza e l’intensità. L’osservazione attenta del comportamento del nostro amico felino, unita a una routine di cura adeguata, rappresenta la chiave per mantenere il nostro micio sano e felice.












